Un giorno, perdendo un po' di tempo tra i vari social, rimasi colpito da un post dell’attore Australiano Heath Ledger in pratica quello che ha recitato nel film il cavaliere oscuro:
“Tutti quelli che incontri ti chiedono sempre se hai un lavoro, se sei sposato o se possiedi una casa, come se la vita fosse una specie di lista della spesa.
Ma nessuno ti chiede mai se sei felice”.
Rimasi molto colpito alla lettura di quel pensiero, soprattutto per la parte finale e iniziai a rifletterci su.
È proprio vero, ogni volta che incontro una persona, soprattutto se non della mia cerchia stretta famiglia/amici mi domanda di tutto ma non mi chiede mai se sono felice.
Al dire il vero pensandoci, anche quelli della cerchia al massimo mi chiedono “come stai….?”
Capita anche a voi?
Fateci caso, tra le tante domande che di solito si fa ad una persona sconosciuta o che frequentiamo poco quella più diffusa è: Che lavoro fai ora?
Mi sono chiesto, perché facciamo quasi tutti questa domanda?
Premettendo che il lavoro è una parte fondamentale della vita di ognuno di noi, ho incominciato a riflettere sul perché abbiamo la tendenza ad etichettare una persona in base al lavoro che fa.
E, riflettendoci un po', la risposta credo sia facile da trovare: in questa società materialista in cui viviamo, siamo tutti attratti da quelle posizioni lavorative che crediamo possano essere di Successo.
Secondo me, uno dei problemi della nostra epoca, è proprio la ricerca ossessiva verso il Successo… cmq di questo ne parleremo qualche altra volta.
Ritorniamo a noi, se incominciamo a navigare in rete, soprattutto sui siti o social dedicati al lavoro, vediamo sempre più qualifiche professionali scritte in inglese come: Ceo, Marketing..., Chief..., Specialist... e tante altre qualifiche che molte volte ti fanno chiedere a te stesso, ma che cavolo di lavoro fa questo?
Al di là nella nascita di nuove professioni che in un mondo ormai globalizzato e ipertecnologico, è normale che ci siano e soprattutto che vengano scritte in inglese, credo che tutte quelle etichette lavorative servano per lo più per darci importanza e soprattutto nel far credere alla società di aver raggiunto una posizione lavorativa importante e quindi l’agognato Successo.
Questo fa si che una persona che ha un cosiddetto profilo professionale minore ( che poi direi io, minore di che…) venga considerato poco. E molte volte, proprio quella persona darà alla società un apporta migliore che non quello che si spaccia per Mega Presidente…
Sono consapevole che enfatizzare le competenze e il ruolo di una persona è importante, soprattutto su piattaforme o contesti in cui il tema dominante è il lavoro. Ma la cosa brutta che sta accadendo nella nostra società, è che quasi tutti Noi, anche nella vita quotidiana, giudichiamo una persona in base all’etichetta che gli diamo in relazione al tipo di lavoro che fa e non per quello che è veramente.
Allora mi domando, perché non incominciamo a smettere di giudicare una persona in base alla sua posizione lavorativa e concentrarci invece sulle sue passioni, interessi, esperienze e soprattutto sul valore aggiunto che apporta alla società?
Sono sicuro che ogni persona che incontriamo lungo il cammino della nostra vita, possa darci qualche insegnamento, quindi perché non approfittarne? Vi faccio un esempio
Un giorno ero da un rivenditore di materiale edile con un amico, in quanto volevo comprare della vernice per la guaina del tetto e approfittare per fare un lavoro fai da te, in quanto avevo una giornata di ferie da consumare. Dietro di noi vi era un imbianchino professionista in fila, ascoltando la nostra conversazione, ci diede un consiglio inaspettato, mi consigliò di comprare anche un altro prodotto oltre a quelli che avevo già preso e mi spiegò nel dettaglio come realizzare il tutto per fare un lavoro al meglio (quasi da professionista diciamo 😊).
Sono Felice di aver approfittato dei suoi insegnamenti, in quanto dopo aver sbagliato quell’operazione diverse volte nel corso degli anni, finalmente sono riuscito a farla al meglio e tutto grazie a quel professionista che nella visione comune della nostra società è etichettato come una professione minore.
La società in cui viviamo cerca di convincerci a lavorare sempre di più, molte volte facendo anche un lavoro che odiamo, solo per comprare e accumulare cose per lo più inutili e soprattutto per farci credere che è possibile comprare tutto, forse anche un po' di temporanea felicità. Distogliendo l’attenzione dalla cosa più importate: quello di essere veramente Felici!
Voi domandate alle persone e soprattutto a voi stessi se siete felici?
Io no, in quanto in cuor mio credo già di conoscere la risposta.
Guardandomi attorno percepisco che l’infelicità regna sovrana nella nostra società specialmente in ambito lavorativo, ma credo fermamente che essere Felice dovrebbe essere lo scopo che tutti noi dovremmo ambire nella vita.
Quindi, perché non incominciamo a trovare tutti i modi per fare entrare la Felicità nella nostra vita, soprattutto nel mondo del lavoro?
Sono sicuro che se una persona è Felice nel lavoro che fa, di sicuro prima o poi raggiungerà il successo in quel campo e soprattutto nella sua vita. Preciso che questo non significa diventare milionario come la nostra società vuol far crederci.
Quindi da oggi in poi, vi invito ad incominciare a domandare alle persone:
Ma Tu Sei Felice?
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