Sicuramente dopo aver letto il titolo, vi sarete domandati ma sarà vero?
Tyrone Mings nasce a Bath, (UK) nel 1993, fin da bambino è appassionato al calcio e come la maggior parte dei bambini sogna di diventare un calciatore professionista.
Il bambino ha qualità e ambizione tanto che a 8 anni riesce ad iscriversi all'Accademia della squadra del Southampton.
Subito dopo però, periodo in cui frequentava le scuole elementari, la mamma di Tyrone rompe il rapporto col compagno, e lui e le tre sorelle, si ritrovano senza un posto dove andare in quanto dovettero lasciare la casa dove vivevano.
Fu proprio in quel momento che inizia uno dei momenti più difficile della sua vita, in quanto Tyrone e la sua famiglia non avendo dove andare, furono costretti a trasferirsi in un dormitorio per senza tetto, vivendo tutti in una sola stanza.
In un intervista rilasciata al giornale Telegraph, Tyrone ha raccontato :
"Era orribile: bagni e docce comuni, gente non proprio simpatica - Siamo stati lì quasi un anno, non è stata una bella esperienza."
Anche se il periodo non era dei migliori, Tyrone continua a giocare a calcio, sognando nel frattempo un futuro diverso per lui e per la sua famiglia.
Il ragazzo era molto alto e aveva talento, ma era considerato troppo mingherlino, quindi fu scaricato dalla squadra del Southampton.
Il sogno di entrare nell’Olimpo del calcio si era fatto sempre più difficile ma lui non demorde e siccome la vita fin da piccolo gli aveva insegnato che non bisognava mollare mai, riesce a prendere una borsa di studio per il calcio, giocando con una piccola squadra.
In quel periodo oltra a studiare e giocare a calcio, voleva dimostrare a tutti costi di poter giocare nel calcio che conta e quindi per non essere considerato troppo mingherlino, trascorre ore ed ore in palestra a costruire il suo fisico.
Nel frattempo passa da un piccolo club all’altro giocando nelle serie semi professionistiche, ma purtroppo la paga è bassissima, solo 45 sterline a settimana. Quei soldi erano troppo pochi per vivere, e soprattutto troppo pochi per aiutare la sua amata famiglia.
Tyrone allora, non si perde d'animo e viaggia per la città sulla sua vecchia Citroen Saxo alla ricerca di lavori per integrare la bassissima paga da calciatore semi professionista.
Iniziò lavorando in un pub come barista a servire birre. Quel lavoro però non gli faceva guadagnare abbastanza soldi quindi provò a lavorare anche in un ufficio di consulenza finanziaria, il tutto per far quadrare i conti e riuscire a dare una mano alla famiglia.
Quel periodo non fu affatto facile, infatti più volte ha raccontato: “ Non nego che in certi momenti sia stato assalito dai dubbi sul mio futuro nel calcio”.
Però come ogni Favola che si rispetti, proprio nel momento più buio e di sconforto accade il miracolo! La Luce piano piano ricomincia a risplendere nella vita di Tyrone e lo fa attraverso l'aiuto di Russell Osman un ex difensore professionista che lo vede giocare e lo raccomanda ad una squadra professionista l'Ipswich Town che militava nella serie B inglese. Dopo diversi provini, tutti con esito positivo, la squadra gli fa un contratto.
Nel 2012 Tyrone Mings è finalmente un giocatore professionista.
Dopo tanta gavetta nelle serie minori, nel 2015 il sogno di Tyrone diventa realtà, passa in una squadra in Premier (serie A inglese) il Bournemouth.
Proprio quando le porte dell’olimpo si stavano aprendo e finalmente essere incoronato anche lui un Deo del Calcio, Tyrone viene chiamato ad un'altra prova di vita.
Al debutto nel massimo campionato inglese si rompe i legamenti e il crociato del ginocchio con un conseguente stop per oltre un anno dall’attività agonistica.
Fu il momento più drammatico della sua storia, dopo tanti sacrifici per raggiungere l'agognata meta, la vita in un lampo lo riporta al punto di partenza.
Quei momenti furono molto duri, al punto che Mings pensò seriamente di mollare tutto, si chiuse in se stesso e non voleva parlare con nessuno.
"Non importa quanto forte sia stata la tempesta, quando finisce, il Sole torna sempre ad illuminare l'oscurità e l'Arcobaleno a riportare la felicità."
Fu proprio così anche per l'umore di Tyrone, pian piano si riprese ed iniziò il suo il recupero fisico.
Ritornato all'attività agonistica continua a giocare nella squadra che lo aveva lanciato in Premier ma con rendimenti sportivi altalenanti.
La vita di Tyrone è come una montagna russa, si alternano momenti di salite e discese, e nel gennaio del 2019 dopo essere stato dato in prestito alla squadra dell'Aston Villa, la montagna russa della sua vita finalmente decise di portarlo nel posto dove merita, cioè tra le Stelle del calcio.
Giocò mezza stagione da protagonista, ottenendo finalmente il suo riscatto nei confronti della vita. Non solo ebbe il lieto fine che ogni che ogni calciatore sogna, la convocazione in Nazionale.
Un vecchio proverbio arabo dice: "Non arrenderti. Rischieresti di farlo un’ora prima del miracolo". Credo sia proprio questo il segreto di Tyrone Mings, non arrendersi mai e riuscire così ad ottenere la propria rivincita personale nel confronti della vita.
Tyrone non è solo un bravissimo professionista ma anche un Gigante dal Cuore d'oro.
Appena ha potuto con i vari contratti da professionista ha ripagato tutti i debiti della famiglia facendogli vivere finalmente una vita agiata. Non solo, non dimenticando mai le sui umili origini, per diverse volte trascorse il Natale alla mensa dei poveri come volontario e tutt'ora regala biglietti e le sue magliette ad alcuni tifosi bisognosi che lo contattano sui Social.
Questa storia mi ha fatto ricordare una citazione di Duke Ellington:
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