Immagino che anche TU, in questo momento, abbia un problema che ti logora e allo stesso tempo pensi che non ci sia una soluzione per risolverlo.
Di solito, quando abbiamo un problema, la prima cosa che facciamo è quella di iniziare a lamentarci, invece di concentrarci su come trovare la soluzione.
La nostra mente si riempie di frasi limitanti del tipo:
"Come è possibile che capitino tutte a me?"
"Sono sempre sfortunato!"
"Che giornata di me…!"
"A tutti va bene tranne che a me".
E molte altre...
Devo essere sincero, molte volte la mia mente mi ha riempito le giornate con queste frasi limitanti.
Spero di no, ma immagino sia successo anche a TE, vero?
Se la risposta è affermativa credo proprio che tu debba leggere la storia che sto per raccontarti e che mi ha insegnato ad affrontare le difficoltà, semplicemente cercando in continuazione nuove soluzioni ai miei problemi senza arrendermi mai!
L’uomo che mi ha dato questa nuova prospettiva è Nick Vujicic e ora ti racconterò la sua storia e in particolare di come ha cambiato la mia vita e quella di milioni di persone.
Correva l’anno 1982. Nel corso delle stesso anno, a distanza di qualche mese, nacquero due bambini, il primo in Italia e il secondo in Australia.
Il bambino Italiano nacque in una caldissima giornata estiva, in una bellissima famiglia e in condizione fisiche ottimali.
Il bambino Australiano nacque in inverno, anche lui in una bellissima famiglia, ma, ahimè, con una rara malattia genetica che lo fece nascere senza braccia e gambe.
Secondo voi, dopo 40 anni, chi tra i due è il più felice e soprattutto chi ha trovato il vero scopo della sua vita?
Sicuramente starete pensando al bambino Italiano. Mi dispiace deludervi ma vi state sbagliando e ora vi racconto il perché.
Quando Nick nacque, non somigliava per niente al bambino che i genitori avevano immaginato e atteso.
Purtroppo non aveva né gambe né braccia ma solo il busto, la testa e un piccolo piede. Nessuna ecografia era riuscita a svelare prima le sue condizioni in quanto, all'epoca, i macchinari non erano evoluti come oggi.
Per i genitori fu un brutto colpo. Il padre scappò dalla sala parto e la madre ci mise 4 mesi per accettare che quel bambino fosse davvero suo figlio.
Come ogni bambino, Nick nacque felice, ma, ben presto, scontrandosi ogni giorno con le difficoltà dovute alla sua situazione fisica, diventò triste ad infelice.
Nick era un bambino e non desiderava altro che poter essere uguale a tutti gli altri bambini.
Purtroppo questo non era materialmente possibile e lo sconforto lo portò, a solo otto anni, a tentare di annegarsi nella vasca da bagno.
In varie interviste Nick disse: «Rinunciai al suicidio, pensando al dolore che avrei procurato ai miei genitori. Ma continuai a sfidare Dio, domandandogli perché non mi avesse fatto come gli altri».
Passava il tempo e il suo malessere interiore non si placava, finché un giorno accadde qualcosa di inaspettato. La mamma gli lesse un articolo di giornale in cui si parlava di un uomo che, nonostante la sua grave disabilità, riusciva a vivere serenamente.
Fu questa storia a cambiarlo profondamente : «Sentii Dio domandarmi: “Ti fidi di me?”. E iniziai a fidarmi. Invece di concentrarmi su quello che non avevo, iniziai a puntare su ciò che avevo.».
Da quel momento Nick capì che la sua condizione poteva essere di ispirazione per molte persone e cominciò a ringraziare Dio di essere vivo: «Ho imparato ad accontentarmi dello stato in cui mi trovo. Ora vedo una rivelazione della Gloria di Dio in come mi sta usando, così come sono, in modi che sarebbero impossibili ad altri.».
All'improvviso per Nick nulla era impossibile. Imparò a scrivere, ad usare un computer, lanciare palle da tennis, rispondere al telefono, radersi e versarsi un bicchiere d'acqua.
Non solo, completò brillantemente gli studi universitari laureandosi in Economia e specializzandosi in Programmazioni e Calcoli Finanziari.
Anche l'amore di una donna iniziò a sembrargli possibile: «Non avrei potuto tenerla per mano, però niente mi avrebbe impedito di tenerle il cuore». Così nel 2012 Nick ha sposato Kanea e insieme a lei ha avuto quattro figli.
Nick è riuscito a trasformare il suo limite nel suo maggior punto di Forza, semplicemente non arrendendosi mai!
Sono passati quaranta anni dalla sua nascita. Da quel giorno Nick Vujicic, oltre ad essere diventato marito e padre di quattro bambini, è un esempio per milioni di persone.
E’ un predicatore e uno speaker motivazionale, viaggia in tutto il mondo, seminando speranza anche dove è più difficile trovarne.
Nick ha molti hobby come la pesca, la pittura e il nuoto e ha acquisito abilità che nessuno si aspetterebbe da lui. È scrittore, musicista, attore e, naturalmente, un fantastico padre.
Ha fondato un'associazione chiamata Life without limbs, che vuol dire Vita senza arti.
Il suo scopo principale è quello di far capire che ogni problema che si presenta nella nostra vita non è mai un qualcosa di definitivo: si deve sempre lottare e adattarsi a qualsiasi disagio anche grave, senza MAI perdere la speranza. Solo così possiamo far emergere la versione migliore di NOI.
Ora vi starete domandando e che fine ha fatto il bambino Italiano?
Sono passati anche per lui 40 anni e ha una splendida famiglia con due bellissime bambine. A differenza di Nick però, è ancora alla ricerca del suo scopo in questa vita terrena, ma grazie agli insegnamenti del suo coetaneo ha cominciato a guardare la vita con occhi diversi e ha capito che anche quando è a terra e senza speranza, solo la tenacia, può dargli la forza per rialzarsi e superare le difficoltà.
Ma soprattutto ha capito, come dice Nick, che: «Avere paura è peggio che non avere braccia e gambe».
Quel bambino, diventato poi un uomo, un lavoratore, un marito, un padre, è l'aut
Per ora ho trovato solo una parte dello scopo della mia vita, ma grazie a Nick ho imparato a superare le mie difficoltà e soprattutto a sorridere sempre!
Come ho fatto?
“SMETTENDO DI VEDERE GLI OSTACOLI COME PROBLEMI, COMINCIANDO A VEDERLI COME OPPORTUNITÀ DI CRESCITA“
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