Se avete aperto questa pagina, sarà sicuramente per capire se si può Diffondere realmente Felicità grazie ad un paio di calzini.
John Cronin è un ragazzo americano con una stravolgente voglia di portare gioia, sorrisi e felicità tra la gente ed una inspiegabile passione per i calzini.
Ad un certo punto della sua vita decise che queste cose che gli piacevano tanto potevano diventare un mix perfetto anche nel business e il tutto sarebbe stato ancora meglio facendolo con il padre Mark. L’idea funziona, tanto che nel 2019 John vince uno dei premi di Imprenditore dell’anno dello stato di New York, ad appena due anni dal lancio della piattaforma online John’s Crazy Socks.
Quando John arrivò nella fase della vita in cui si cerca di capire cosa fare da grande, si trovò a dover combattere con la dura realtà in quanto i lavori disponibili per chi ha la sindrome di Down sono davvero piuttosto limitati e umilianti.
John, però, non era interessato a un mercato del lavoro che non lo valorizzasse, né all’assistenzialismo per se e per la propria famiglia.
Voleva fare qualcosa che veramente gli piaceva, voleva seguire il proprio istinto al fine di rendere soddisfatto se e la propria famiglia.
Per ottenere tutto questo, John era disposto a tutto, anche ad andare contro l’opinione comune che lo vedeva rilegato come un soggetto "passivo" della società.
Nell’autunno del 2016, durante l’ultimo anno di scuola superiore, il ragazzo capì di voler avviare un’attività col padre e poco tempo dopo partorisce il progetto John’s Crazy Socks.
L’idea gli viene durante la Giornata mondiale della sindrome di Down, che si tiene il 21 marzo di ogni anno.
Tradizionalmente, le persone che celebrano la giornata indossano calze “pazze” decorate con motivi e colori divertenti. John ha sempre avuto una passione particolare per quelle calze così strane e cercandone un paio che potessero celebrare in modo specifico la sindrome di Down, non riesce a trovarne.
Allora pensa di crearle in proprio e quel pensiero che segue il proprio istinto e che va contro l'opinione comune lo rende realmente soddisfatto!
John abbozza il modello: una calza viola con cuori e la data della Giornata mondiale della sindrome di Down.
L’avventura nasce con mille difficoltà, dovute anche alla carenza di mezzi. Il sito web, John’s Crazy Socks, viene lanciato ufficialmente nel dicembre 2016.
Nonostante gli intoppi iniziali, finalmente padre e figlio approdano online e ricevono i primi 42 ordini di calzini.
Visto il limitato numero di richieste, John ebbe un'idea che sarà la chiave del successo dell’azienda. Continuando a pensare a modo suo e contrario alle regole dell'attuale mercato asettico, John decide di attuare la sua idea: consegnare personalmente i calzini e rendere speciali i pacchetti. In ogni scatola, viene inserito un biglietto di ringraziamento scritto a mano, alcune caramelle e due sconti del 10%. Uno per il cliente e uno da dare a un amico.
I clienti adorano a tal punto queste accortezze che scatta un passaparola travolgente, fatto di video e di fotografie dei clienti con John postate sui Social.
Quelle foto e video diventano virali al punto da far decollare il sito con più di 400 ordine solo alla fine del primo mese .
John e il padre oggi, scherzando, dicono di aver imparato tre cose da quest'esperienza:
1. La gente vuole comprare calzini
2. La gente vuole comprare calzini da John
3. Padre e figlio possono vendere calzini
La John’s Crazy Socks è infatti anche un’impresa sociale, che dà impiego a persone con varie disabilità: dalla sindrome di Down all’autismo. Un impegno importante, che aiuta soprattutto le persone diversamente abili a migliorare la propria aspettativa di vita. Non solo, infatti, è una concreta opportunità di lavoro, ma è anche un modo per aumentare l’autostima della persona, spingendola a diventare autonoma in vari aspetti della propria vita privata.
“Pensiamo di avere un vantaggio competitivo perché assumiamo persone con capacità diverse”, ha spiegato Mark il padre di John in un’intervista alla CNBC del 2018. “In gran parte del paese, c’è carenza di manodopera. I datori di lavoro non riescono a trovare abbastanza bravi lavoratori, eppure abbiamo questa grande risorsa di persone con abilità diverse che sono pronte, capaci e disposte a lavorare, e tutto ciò che devi fare è dare loro una possibilità”.
Dal suo lancio nel dicembre 2016, a oggi, l’azienda di John è letteralmente esplosa fino ad arrivare a quasi 6 milioni di dollari di fatturato. Tra i clienti spiccano personaggi di rilievo, come George HW Bush, Eva Longoria ed altri.
A soli 23 anni, nel 2019 John è la prima persona al mondo con sindrome Down a vincere uno premio come Imprenditore dell’anno.
“Sono così Felice di aver vinto! Ogni giorno vogliamo mostrare al mondo cosa si può fare quando dai a qualcuno una possibilità” ha raccontato John al termine della cerimonia di premiazione dello stato di New York.
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